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Toscana, allarme ecoreati

La nostra regione sul podio "nero" dietro a Lazio e Campania

Primo il Lazio, seconda la Campania, terza la Toscana. Finisce sul podio la nostra regione, ma la classifica non è certo delle più gratificanti, quella degli ecoreati. E si piazza appena dietro due delle regioni tradizionalmente più legate a questo tipo di crimini. In Toscana, fra la seconda metà del 2015 e l'inizio del 2016, sono stati accertati 73 ecoreati, contro i 134 del Lazio e i95 della Campania. Dietro alla nostra regione anche la Puglia, la Calabria e la Sicilia.

Nel nostro paese sono 947 in tutto i reati penali e le violazioni amministrative accertati, 1.185 le persone denunciate e 229 i beni sequestrati per un valore complessivo di quasi 24 milioni. Contestato in 118 casi il nuovo delitto di inquinamento e per 30 volte il disastro ambientale. Il maggior numero di sequestri è stato riscontrato in Puglia (28), seguita dalla Calabria (25) e ancora dalla Toscana (22). 

I dati sono emersi nel corso del convegno "Una nuova agenda ambientale per il Parlamento” che si è svolto a Montecitorio e organizzato da Legambiente, che ha raccolto i dati relativi all'applicazione delle legge 68 nel periodo che va dal 29 maggio 2015 (giorno di entrata in vigore della norma) al 31 gennaio 2016. Particolarmente significativo, vista la complessità delle indagini e la brevità del periodo considerato, è il dato relativo ai casi di applicazione del delitto di inquinamento ambientale, che sono stati ben 118, con la denuncia di 156 persone e 50 sequestri, per unvalore di oltre 10,6 milioni. Da sottolineare anche le 30 contestazioni di disastro ambientale, con la denuncia di 45 soggetti, gli 11 casi di impedimento al controllo, i 12 casi di delitti colposi e le 2 ipotesi di delitto di morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale. 

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